
Frangiflutti, frangitutti... soffi dal mare
Mattoni nelle tasche e sono a dieci passi dall'acqua, nella testa pensieri e visioni.
Sono a otto passi dall'acqua., nella testa dubbi e allusioni.
Sono a sei passi dall'acqua, nella testa tormenti e obiezioni.
Sono a quattro passi dall'acqua, nelle orecchie il frastuono del vento che fa montare il mare.
Sono
a due passi dall'acqua, nelle orecchie il frastuono delle parole di
chi colpisce, ferisce,
un nemico da abbattere, una impossibile perfezione.
I gabbiani giocano all'aliante spinti dal libeccio sempre più impetuoso, se non avessi i mattoni nelle tasche volerei via.
Onde di tre metri galoppano verso la spiaggia frangendo e trasformandosi in tuoni, le loro creste si nebulizzano nel vento
ammantando tutto con una coltre appiccicosa.
La mareggiata mi regala una lampadina, un pneumatico, il braccio di una bambola, una lattina, una tanica, una ciabatta da mare,
canne rotte,
brandelli di vestiti di una bambola,assorbenti usati (presumibilmente non dalla bambola),
rami contorti, bottiglie di vetro, la gamba di una bambola, una bombola da 5 kg, buste di plastica, tappi di plastica,
un cane affogato, la testa della bambola....che meraviglia, era gonfiabile.
Se mi lecchi il viso sa di salsedine.
Se mi lecchi il cuore sa di crema catalana, pero' devi superare la crosta dura e sbruciacchiata per raggiungere
l'interno dorato, morbido e caldo.
Se mi lecchi l'anima sa di cioccolata al peperoncino, per dare forza e vigore, sa di spezie del suk, per viaggiare
senza tornare, sa di propoli, per guarire le ferite.
Se mi lecchi l'ascella sa di pattumiera quando lavoro, sa di ruggine quando amo.
Se mi lecchi le dita ti becchi tante malattie.
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Latitudine 41°90'58.1"N
Longitudine 12°48'22.5"E
Sospesi su molecole di acquadueo
Navigo a vela verso occidente e se ci fosse la luna sarei in buona compagnia.
Però ci sono le stelle, le seguo.
C'è tanta acqua da attraversare e l'alba e' un pensiero molto lontano.
Il turno di notte lo faccio in compagnia di crackers e cioccolata e qualcosa da bere che dia calore, immerso in questa dimensione liquida.
Quando navighi di notte senti tre cose: il mare che ti sostiene, il vento che ti spinge, i pensieri che ti seguono ed inseguono.
E' il momento migliore per parlare con la propria vita, fare riepiloghi, consuntivi, tracciare linee,
progetti, cantare canzoni senza voce, parlare lingue che non conosci, la fantasia soffia e gonfia le vele.
Miglio dopo miglio, acqua dopo acqua, stella dopo stella, raffica dopo raffica, ti assale la commozione di vivere e tenti freneticamente di assorbire quello che ti circonda; tendi i sensi, intuisci la tua caccolosa esistenza e l'incredibile, abusata, importanza che gli dai.
Miglio dopo miglio, acqua dopo acqua, stella dopo stella, raffica dopo raffica, la mente e il corpo si concentrano, contraggono, finché, in una frazione di tempo, tutto implode e l'energia che ti circonda, che hai creato, risucchiata, penetra dentro di te, attraversa l'ombelico, per riempirti.
In quel momento che si ripete ogni volta, atteso e bramato, sento il canto delle sirene.
Le mie sirene non cantano ma parlottano fra di loro, fitto fitto, voci chiare, allegre e cristalline, sembrano piccole pettegole piene di segreti, alcuni meschini.
Allenti la presa sul timone, respiri come non puoi sulla terraferma e le cerchi con lo sguardo, ti sporgi e stringi gli occhi per sfruttare la luce delle stelle, invano.
Cerco di capire quante sono e sorrido al dubbio se siano le stesse del viaggio precedente.
Le mie sirene non cantano, vengono e
vanno, perciò gli chiedo di abbracciarmi ed accompagnare finché
vorranno.
---------------------------------------------------------Latitudine 41°88'88.6"N
Longitudine 12°46'41.3"E
InfraDito
Siedi nel luogo e nella maniera migliore per rilassarti, togli gli occhiali, chiudi gli occhi e fai tre lunghi respiri, profondi...falli partire dalla pancia e soffiali via...emetti anche un lungo gemito di goduriosa liberazione.
Vengo a trovarti, busso ed entro...ho due baci da regalarti, leggeri e morbidi da poggiare sulle palpebre chiuse.
Sanno di mare e di vento, caldi come lo scirocco e decisi come il maestrale, ruvidi e piccanti di salsedine.
Gli occhi si muovono come i gabbiani che giocano col libeccio; arrivano dalla discarica e planano felici verso l'orizzonte più impossibile.
Mi dici che ami i multipli ed allora il terzo ed il quarto bacio ti portano il rumore della mareggiata, il tramonto tra nuvole e mare, sanno di rosso fuoco e blu notte.
Mi chiedi due ultimi baci per sentire i ciottoli che sono nacchere nella risacca e le conchiglie che raccontano la profondità di un oceano.
Gli occhi si muovono cercando nel buio delle palpebre la luna crescente e Venere che l'accompagna.
Stai viaggiando da est ad ovest, scalciando la sabbia, consumando le InfraDito di una vita, AvendoCuradiTe.
Un rumore di onde e vele che sbattono ti fa riaprire gli occhi e non mi trovi...mi chiami a lungo senza avere il coraggio di alzarti, urli il mio nome, metti gli occhiali per capire che sei tornata in questo mondo.
Ti alzi ed inciampi in una conchiglia che forse prima non c'era, mi maledici con amore perché sono stato più veloce di Te nell'attraversare quella porta spaziotempo che ci divide dalla felicita'.
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Latitudine 41°53'43.0"N
Longitudine 12°28'15.9"E
